Lvmh termina il terzo trimestre con ricavi in salita del 16% (ma +7% a livello organico) a 8,58 miliardi grazie al buon andamento della divisione champagne e alcolici che tra luglio e settembre ha registrato risultati particolarmente positivi.
In un contesto economico e finanziario incerto, Lvmh continuerà a focalizzarsi sull’innovazione e sull’espansione geografica in mercati promettenti – spiega una nota del gruppo guidato da Bernard Arnault – il gruppo fa affidamento sul potere dei propri marchi e sul talento del proprio team per rafforzare la leadership sul mercato del lusso nel 2015”. La crescita, superiore alle attese del mercato che temevano per l’effetto Cina, è però inferiore rispetto all’andamento dei primi sei mesi dell’anno in termini assoluti (anche se migliore a parità di cambi). Nei primi nove mesi dell’anno Lvmh registra un fatturato in aumento del 18% (+16 nel trimestre) a 25,3 miliardi, con una crescita del 6% (il 7% tra luglio e settembre).
Più nel dettaglio la divisione vini e alcolici nei primi nove mesi ha vantato un giro d’affari a parità di cambi in rialzo del 7%, con un’accelerazione proprio nel terzo trimestre. Il volume degli champagne è salito del 5%, mentre quello dei cognac del 12%. La divisione fashion & pelletteria ha registrato una crescita del 5%, beneficiando soprattutto dell’andamento di borse e scarpe. Fendi, sottolinea inoltre la nota, ha generato ricavi in forte crescita, mentre Loro Piana continua a portare
avanti uno sviluppo di qualità della rete di negozi e i marchi Celine, Givenchy e Kenzo vantano una crescita sostenuta. La divisione profumi e cosmetici ha registrato una crescita del 7%. La divisione gioielli e orologi ha aumentato le vendite del 10%, con Bulgari che è andato bene in tutti i paesi. Infine la divisione retail, quella di duty free di Dws ha visto salire i ricavi del 5%, mentre le profumerie di Sephora hanno guadagnato ancora quote di mercato ed ha accresciuto le vendite via Internet.