Per Ubs utili in netta crescita nel terzo trimestre

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Durante il terzo trimestre 2015, Ubs ha fatto registrare utili in netta crescita. Tuttavia il gigante bancario svizzero ha esteso l’arco di tempo necessario al raggiungimento degli obiettivi e il titolo è di conseguenza sceso presso la borsa di Zurigo.

La banca svizzera ha mandato in archivio il terzo periodo del 2015 con un risultato netto di 2,068 miliardi di franchi svizzeri, tre volte i 762 milioni conseguiti nell’analogo periodo dello scorso anno.

Al miglioramento dei risultati hanno contribuito, di concerto con i maggiori ricavi conseguiti nel trimestre, il piano di riduzione dei costi condotto dalla banca con un target complessivo di 2,1 miliardi e principalmente una posta straordinaria di 1,295 miliardi di beneficio fiscale derivante dalla rivalutazione delle imposte differite.

Inoltre, sui conti del gruppo hanno inciso in maniera molto meno significativa dello scorso anno le spese legali, per le quali il gruppo aveva messo da parte, nel 2014, 1,84 miliardi di franchi mentre quest’anno la cifra è stata ridotta a 545 milioni e principalmente legata all’inchiesta negli Stati Uniti sull’alterazione dei tassi interbancari. I costi sono così scesi da 7,43 miliardi a 6,382 miliardi e allo stesso tempo i ricavi totali sono cresciuti a 7,17 miliardi di franchi dai 6,876 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

“I risultati del terzo trimestre sono stati distorti da importanti fattori straordinari, ma il risultato di fondo era leggermente sopra le aspettative”, hanno commentato gli analisti di Kepler Cheuvreux (rating buy e target price a 24 franchi svizzeri confermati sul titolo). “Ubs ritiene che le prossime norme riguardo alle normative too big to fail in Svizzera costeranno circa 300 punti base di roe, ma la banca sta prendendo azioni per mitigarne l’effetto e superare ancora il livello del 15% di rote dopo il 2018”, hanno aggiunto.

 

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