I proprietari delle Piccole e Medie Imprese si interrogano di rado sul futuro pensionistico. Hanno infatti poca conoscenza dei benefici fiscali. Anche per quanto concerne il fronte della continuazione aziendale sembra prevalga una scarsa cultura della gestione dei rischi. Il 74% degli imprenditori interpellati non ha adottato forme di protezione in grado di preservare il regolare svolgimento del business in caso di scomparsa dell’imprenditore, di un “key men” (un braccio destro) o di soci in grado di operare.
Per questa percentuale sono assenti anche piani di fidelizzazione per i collaboratori più profittevoli. C’è poca consapevolezza delle potenzialità di soluzione assicurative innovative per la gestione delle problematiche operative e giuridiche collegate al passaggio generazionale.Volendo fare un esempio, per le imprese con più soci operativi sono state studiate delle apposite garanzie da inserire in un patto preventivo tra soci che riconoscano un adeguato indennizzo assicurativo agli eredi, in caso vogliano rinunciare al subentro in azienda oppure siano stati esclusi dalla partecipazione sociale.
Un dato, quello della mancata adozione di forme di protezione per questa problematica, che deve far riflettere anche in considerazione di quella fascia che per circa il 60% è composta da aziende dove non sono presenti soci esterni al nucleo familiare.
Realtà, quelle prese in considerazione in uno studio di Pramerica Life, in cui il tema del passaggio agli eredi è ancora più delicato da affrontare. Secondo dati recenti, in Italia soltanto un’azienda a conduzione familiare su quattro sopravvive a questa difficile fase che riguarderà in un prossimo futuro sempre più imprese. Questo accade perché l’età media dell’imprenditore continua a salire (più del 40% del campione superano i 60 anni).