Tra i segnali che lasciano pensare che convenga fare un mutuo nel 2014 vi è quello dell’allentamento della stretta creditizia. Le banche stanno abbassando gli spread ma soprattutto stanno ponendo un minor numero ostacoli alla concessione dei finanziamenti per le famiglie.
Ciò si verifica per almeno due motivi. Il primo concerne l’aumento delle sofferenze. Il mercato deve ‘respirare’ e le banche sanno che ciò vuol dire vedere inevitabilmente scendere ancora il valore di realizzo dei beni detenuti in garanzia. La seconda è che il forte calo dei rendimenti dei titoli di Stato implica che è necessario diversificare gli impieghi.
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Un segnale evidente del mutato atteggiamento delle banche consiste nell’aumento da inizio anno della concessione di mutui di surroga. Tale tipologia era di fatto sparita dal mercato. Significa che gli istituti hanno voglia di farsi concorrenza, perché la marginalità dei mutui ora è giudicata interessante.
Ad aiutare il mercato dei mutui giungeranno anche le somme stanziate dalla Cassa depositi e prestiti, due miliardi di euro, per ora, finalizzati alla concessione di finanziamenti ipotecari a costruttori e acquirenti di immobili virtuosi sotto il profilo energetico. Le prime offerte dovrebbero arrivare le prossime settimane.
Tutto questo si dovrebbe tradurre in un aumento delle erogazioni: stando al Nomisma nel 2014 le erogazioni ammonteranno a 27,8 miliardi di euro, contro i 23,8 stimati per il 2013 (+17,6%). E nei tre anni successivi è previsto un aumento complessivo del 16%. Un motivo che lascia presagire quanto detto inizialmente.
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