Si chiude in rosso anche l’ultima seduta settimanale a Milano. L’indice Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,94% a 19.200 punti e l’All Share cede lo 0,93% a 20.273. Una giornata sempre in rosso per Piazza Affari, dunque. Il mercato italiano, unitamente alle altre Borse europee, è spaventato per un rallentamento della ripresa nell’Eurozona. Intanto, si aspetta anche per il rating sull’Italia in dirittura d’arrivo da parte della celebre agenzia Moody’s. In Borsa, chiudono contrastate le banche; giornata decisamente negativa per Mediolanum (-3%) a seguito della notizia riguardante Fininvest che dovrà vendere il 20% del capitale. La maglia nera però è appannaggio di Stm (-5,49%) successivamente alle indicazioni negative della concorrente americana Microchip. Oggi, poi, era il giorno di un importante addio. Un addio che non si è verificato con dei festeggiamenti di rito, bensì con un passivo che lascia riflettere. Dopo centoundici anni Fiat ha salutato piazza Affari. Ma l’avventura del Lingotto (sotto questo nome, da lunedi 13 ottobre ricomparirà in fusione con Chrysler e sotto il nome ‘Fca’) termina un calo del 2,12% a 6,94 euro per azione: da lunedì sul listino comparirà un’altra dicitura, molto più americana. Cosa succederà.
Per quanto concerne le banche, che terminano con forti contrasti, il trendi di oggi è assai altalenante: in aumento Banco Popolare (+2,41%), Ubi Banca (+0,5%) e Bper (+0,66%). Calano Intesa Sanpaolo (-0,18%), Unicredit (-0,6%), Mps (-1,87%) e Mediobanca (-0,15%). Male anche Generali, che perde il -0,44%).
Queste le altre notizie del giorno:
Nel comparto energetico prevalgono i ribassi (con Eni -2,29% e Enel -0,72%); in ordine sparso gli altri industriali (Pirelli -2,32%, Finmeccanica +1,76%). Sotto la parità Telecom (-0,54%). Nel lusso, male Tod’s (-3,15%) e Ferragamo(-2,57%) mentre Moncler termina la seduta con un +1,39%. Piatta Luxottica (+0,1%). Fra i titoli peggiori, World duty free (-3,28%) e Autogrill (-2,7%). Nella galassia Berlusconi sale Mediaset (+1,05%) mentre, fuori dal Ftse Mib, scivola Mondadori (-6,59%).