L’economia dell’ Eurozona è in lenta ma costante ripresa. La conferma del trend positivo è attestata dai dati diffusi da Eurostat, in base ai quali negli ultimi tre mesi dello scorso anno il Prodotto interno lordo (Pil) nell’area dell’euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% sullo stesso periodo del 2012. Segnali ancor più incoraggianti vengono dal complessivo dei paesi membri dell’Unione Europea: l’economia ha infatti registrato migliori risultati nella misura dello 0,4% rispetto al periodo giugno-settembre e dell’1,1% rispetto all’anno precedente.
Gli indici di Eurostat confermano anche per l’ Italia la medesima tendenza alla crescita, con valori pari ad un +0,1% congiunturale e ad un -0,8% tendenziale.
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Sulla base dell’intero 2013, tuttavia, il dato resta negativo nell’ambito di Eurozona (-0,5%) mentre risale su numeri positivi nella UE a 28 paesi (+0,1%). Per quanto riguarda il Pil vanno segnalati i valori negativi di Cipro (-1%), Danimarca (-0,5%), Finlandia (-0,3%) ed Estonia (-0,1%) ed il miglior risultato (+1,7%) conseguito dalla Svezia.
In questo quadro tendenzialmente incoraggiante, il trend verso la ripresa viene confermato anche dai dati sulle vendite al dettaglio nel mese di gennaio 2014. Nell’Eurozona infatti esse sono cresciute dell’1,6% rispetto a dicembre, quando avevano fatto registrare il segno negativo di 1,3%. Nell’Unione Europea la progressione si è collocata a +0,9% dopo un calo dello 0,7%. Il segno positivo si evidenzia anche nel confronto con l’anno precedente: +1,3% e +1,9%.
Sul fronte dei consumi, i maggiori incrementi su base annua si evidenziano in paesi com il Lussemburgo (+12,2%), l’Estonia (8%) e il Portogallo (6,6%). Valori negativi invece per la Danimarca e Malta, entrambe a -0,7%.