Confesercenti torna a segnalare in questi giorni il grave problema rappresentato dalla continue chiusure degli esercizi commerciali. Secondo una ricerca condotta dall’ Osservatorio dell’ associazione, infatti, dall’ inizio del 2013 ad oggi si sono potute registrare ben 21 mila chiusure di imprese commerciali, che hanno fatto sprofondare tra i numeri negativi (-12.750 unità) il saldo tra le aperture e le cessazioni di quest’ anno.
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Gli analisti dell’ associazione dei commercianti hanno quindi commentato che se si continuerà di questo passo entro la fine del 2013 le perdite totali saranno circa 43 mila e nel giro di 10 anni si potrebbero non avere più negozi in Italia.
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Il settore del commercio al dettaglio sta soffrendo molto, infatti, in questo periodo, la crisi dei consumi e il peso rappresentato dalla pressione fiscale. Troppe tasse già gravano sulle spalle dei commercianti e l’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva previsto per il mese di luglio non potrebbe che peggiorare questo stato di cose.
I commercianti chiedono quindi di intervenire al più presto con una contromisura. La crisi del commercio potrebbe avere, infatti, conseguenze disastrose sia per l’ economia sia per l’ occupazione e la società in generale. Semplificazione burocratica e alleggerimento fiscale dovranno quindi essere le nuove parole d’ ordine.