Il premier portoghese, Pedro Passos Coelho ha annunciato che il Portogallo uscirà dal suo piano di salvataggio finanziario, che è terminato il 17 maggio, senza chiedere una linea di credito precauzionale ai partner europei. “Il governo ha deciso che usciremo dal programma di assistenza senza fare ricorso ad alcun programma di precauzione”, ha detto il primo ministro sostenendo che questa scelta “sia quella che meglio difende gli interessi del Portogallo”. La Troika (Bce, Ue, Fmi) aveva annunciato che l’ultimo esame sugli sforzi avviati dal Portogallo per risanare le finanze è stato positivo, pur incalzando il governo a proseguire sulla strada delle riforme.
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Il programma triennale di salvataggio della Ue da 78 miliardi di euro finisce ufficialmente il 17 maggio. I ministri delle finanze dell’Eurozona discutereranno a Bruxelles l’uscita dal programma. Il Portogallo ha avuto un grande successo nella sua asta di bond a 10 anni nel mese scorso, con un rendimento del 3,59 per cento, il valore più basso dal 2006. Quindi il Paese ora ha riserve per un anno per appagare le proprie esigenze finanziarie.
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Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ha approvato l’annuncio di Lisbona. “Il Portogallo ha utilizzato aiuti negli ultimi tre anni e ha attuato importanti riforme” ha detto Schaeuble mettendo in risalto che “la fiducia dei mercati finanziari è tornata”. Il ministro tedesco, spesso criticato per aver sostenuto dure misure di austerità verso i paesi in difficoltà dell’eurozona, ha detto che “la conclusione del programma portoghese dimostra ancora una volta la validità del percorso seguito dalla zona euro”.