Poste Italiane, lo sbarco in Borsa solo dopo un piano strategico

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 In una nota è scritto chiaramente che «Il cda ha esaminato le attività svolte nell’ultimo mese da Poste Italiane nella preparazione della quotazione e ha preso atto dell’impegno con cui l’azienda sta lavorando su questo complesso progetto. La quotazione di Poste Italiane – continua il comunicato -. E’ un progetto di respiro strategico: va dunque realizzata nelle migliori condizioni, nell’interesse dell’azionista di riferimento, dei futuri investitori e di tutto il Paese per le ricadute finanziarie, industriali e di immagine che avrà anche sui mercati internazionali».

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«Poste Italiane – continua la nota – ha continuato a lavorare in stretto contatto con il Governo e sta definendo una tabella di marcia che prevede anche la presentazione del Piano Industriale (quinquennale) che sarà condiviso con l’azionista di riferimento e discusso con i sindacati nelle prossime settimane».

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«Quanto ad Alitalia – mette al corrente Poste Italiane – l’alleanza con un partner industriale può creare le premesse per il potenziamento e il rilancio della compagnia aerea. Non sono però ancora stati forniti da Alitalia tutti gli elementi necessari ad una compiuta valutazione dell’impatto che un accordo con Etihad potrá avere sulla struttura del capitale e del debito dell’azienda».

«L’interesse di Poste Italiane – conclude il comunicato – continua ad essere legato principalmente alle sinergie industriali e commerciali da realizzare nel settore della logistica; il cda di Poste Italiane valuterà, comunque, eventuali nuovi investimenti solo dopo un’attenta analisi dei ritorni economici e finanziari associati al piano industriale, alla struttura societaria dell’accordo e alla valorizzazione della sua quota azionaria».

 

 

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