È stato approvato dal parlamento tedesco all’insaputa di tutti, un piano che obbligherà i creditori e i correntisti a salvare le banche.
Un progetto di legge questo che non può non far tornare in mente il piano di un prelievo forzoso proposto non molto tempo fa dal Fondo monetario internazionale in un suo report che ha creato non poche polemiche e molte discussioni. Stando all’organizzazione internazionale, obbligare ad un prelievo dai conti correnti delle banche europee superiori ai 100 mila euro sarebbe stato sufficiente per mettere una volta per tutte alle spalle la crisi del debito europeo.
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In sostanza è un po’ quel che è successo a Cipro. Intanto mercoledì scorso l’aula parlamentare tedesca ha dato la propria approvazione ad un piano che prevede il salvataggio delle banche a iniziare dal 20015, un anno in anticipo rispetto a quanto richiesto dall’Europa per mettere al sicuro il settore bancario e evitare così nuove eventuali crisi di panico.
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C’è però a questo punto un grande problema etico cui dare risposta: bisogna chiedersi se è giusto fare pagare i correntisti per gli errori del management o per eventuali crisi del sistema finanziario per cui loro in fin dei conti non hanno alcuna colpa. Le nuove regole sono incluse in un pacchetto più ampio di misure che i legislatori tedeschi devono approvare in merito al progetto di unione bancaria europea.
Il fine è accentrare i poteri di supervisione bancaria nell’area euro e, quando le banche falliscono, preparare un piano di salvataggio da ampliare a livello europeo e non più solo nazionale.