L’andamento del prezzo del petrolio, in questo finale del 2013 rimane all’interno di un trading range, e questo significa che non ci sono grossi movimenti direzionali.> Il FMI rivedrà le stime di crescita economica degli Stati Uniti per il 2014
Secondo l’analisi di Rbs Bank ” Lo scenario di medio periodo del petrolio WTI si inquadra all’interno di un contesto sostanzialmente neutrale pur con minimi crescenti. Dall’estate 2012, in particolare, i corsi si sono mossi all’interno di un trading range compreso tra area 85 e la resistenza, sia tecnica che psicologica, a quota 100 dollari. La violazione dell’estremo superiore, avvenuta a luglio, aveva posto le basi per la costruzione di una fase di crescita, tuttavia la resistenza a quota 110 ha frenato il movimento e i corsi hanno ritracciato fino ai 92 dollari al barile area di passaggio del supporto dinamico valido da luglio 2012. Il quadro appena descritto migliorerebbe solo con la violazione dei citati 110 dollari, mentre si avrebbe un peggioramento in caso di rottura dell’estremo inferiore passante ora per i 93 dollari al barile.
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Anche lo scenario di breve periodo si può dire ormai neutrale. Dopo aver raggiunto la resistenza statica ai 110 dollari nel mese di settembre, i corsi erano stati violentemente sospinti verso il basso, assumendo un andamento marcatamente ribassista e perdendo più del 10% del proprio valore. Tuttavia la tenuta del supporto dinamico ha frenato la discesa e ha permesso ai prezzi di recuperare terreno, rimbalzando dai 92 dollari ai 98, nel corso del mese di dicembre. Nel quadro attuale, la rottura dei 93 dollari al barile, area di passaggio della trendline valida anche nel medio periodo, aprirebbe la strada a strategie di vendita direzionali. Viceversa, la tenuta del citato supporto renderebbe possibili strategie di acquisto basate sulla debolezza”.