Il 2012, dal punto di vista immobiliare, sarà ricordato come un anno molto deprimente. Il mercato ha attraversato e non è ancora venuto fuori da un momento difficile, in cui alla diminuzione del prezzo degli immobili, non è corrisposto un aumento del numero delle compravendite. Anzi, gli acquisti degli immobili sono addirittura diminuiti.
Le previsioni sul 2013 sono state molto complesse e spesso hanno aperto la porta alla speranza, molto più spesso hanno fatto presagire la continuazione della corsa sul piano inclinato. Nonostante le differenze che ci possono essere da paese a paese, le agenzie di rating hanno provato a fare una valutazione generale del comparto immobiliare e non sono arrivate ad una conclusione univoca.
i prezzi degli immobili sono ciclici ma si possono calcolare. Non resta che scoprire le previsioni di Fitch e compararle con quanto riferito da Standard&Poor’s.
Fitch non è rassicurante perché fa partire le sue considerazioni dalla valutazione dell’indice di affordability che misura la capacità di accendere un mutuo sulla base dei salari medi e dei prezzi medi dei finanziamenti. L’indice in questione sembra essere destinato a crollare nel 2015 con un ribasso del 13% rispetto al valore attuale.
Standard&Poor’s, sul versante opposto, valutando la riduzione dell’1,6% del prezzo degli immobili, prevede un’inversione di tendenza nel 2014 con prezzi di nuovo in aumento, la risalita del PIL e la diminuzione del numero dei disoccupati.