L’indagine sulle prospettive del lavoro per i primi mesi del 2013 è stata effettuata da ManpowerGroup che ha coinvolto 1.000 datori di lavoro di imprese con sede in Italia. I risultati sono quasi catastrofici: da quanto emerso la previsione sull’occupazione si attesta su un -11% – il livello più basso raggiunto dal 2003 – più debole del 2% rispetto al trimestre precedente e del 4% rispetto allo stesso periodo del 2012.
I datori di lavoro vivono ancora in uno stato di incertezza e questo si ripercuote sulla possibilità di avviare nuove assunzioni. Il 75% dei datori di lavoro intervistati non ha in progetto un aumento del proprio organico, il 18% prospetta una sua riduzione e solo il 6% degli intervistati pensano che nel prossimo anno potranno essere in grado di dare lavoro ad altre persone.
A trainare le nuove, poche, assunzioni sono i comparti dell’Elettricità, del Gas e dell’Acqua (+10%), i settori Agricoltura, Caccia, Selvicoltura e Pesca dichiarano i programmi di assunzione più deboli, con una previsione del -27%. Costruzioni, Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio vanno appena meglio, ma anche i questo caso la previsione è del -23%. Deboli anche le prospettive di crescita per i settori Ristoranti e Alberghi e Minerario ed Estrattivo, con percentuali che si attestano al -16%.