Secondo l’analisi macro economica fatta da ETF Securities, sul comparto delle Commodity il 2014 sarà probabilmente un anno che vedrà un cambiamento importante per questa asset class. A sostenerlo è Nicholas Brooks, Head of Research and Investment Strategy di ETF Securities, che spiega come il processo di aggiustamento della Cina da tassi di crescita del PIL del 10-12% a tassi più sostenibili del 7-8% sia giù stato in larga parte assobito dal mercato.
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L’analista chiarisce che “I prezzi si sono allineati alle aspettative di aumenti dell’offerta di numerose commodity. Pensiamo che i mercati stiano sottostimando la propensione delle Banche Centrali delle economie sviluppate a sostenere la crescita economica. Secondo noi una sana espansione della domanda negli Stati Uniti e in Cina, la delusione derivante dalle attuali previsioni fortemente ottimistiche su diverse materie prime e l’ampia disponibilità di liquidità globale daranno sostegno ai prezzi delle commodity nel 2014″.
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Quello che mette a rischio questo scenario spiega lo specialista sono “una crescita deludente in Cina o negli USA, una stretta monetaria della Fed più aggressiva del previsto, un evento finanziario negativo o una risposta dell’offerta più forte di quanto attualmente stimato. Sebbene tutti questi rischi siano reali e debbano essere monitorati, nel nostro scenario base siamo rialzisti su un’esposizione di ampio spettro alle commodities, rame, piombo, platino e palladio. Riteniamo che il prezzo del petrolio tenderà a rimanere in un trading range ristretto che potrebbe offrire ottime opportunità agli investitori che sapranno sfruttare tale variazione e vediamo sviluppi interessanti nel settore agricolo. Secondo noi, l’attuale sentiment molto negativo sul prezzo dell’oro è eccessivo. Se la crescita statunitense dovesse rivelarsi deludente, la quotazione dell’oro dovrebbe beneficiarne, offrendo una buona copertura contro il rischio che le stime di crescita ottimistiche si dimostrino errate”.