I dati rilasciati oggi dall’Eurostat confermano ciò che gli italiani sanno già bene: la loro condizione economica è peggiore di quella della maggior parte dei paesi europei.
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Nello specifico si tratta dei dati sulla media del Prodotto lordo procapite: come indicato dall’istituto di statistica, se si prende come media europea di questo dato un valore pari a 100, l’Italia si ferma a 98, mentre tutti gli altri paesi dell’Unione, a parte Spagna e Cipro, la media si attesta a 108.
Quindi, trasformando il tutto in percentuale, la ricchezza degli italiani è del 10% inferiore rispetto a quella che hanno a disposizione i colleghi dell’Unione. Anche la Francia, che in questo momento sta attraversando una difficile congiuntura economica, riesce a rimanere entro la media.
È la prima volta dal 2009 che l’Italia mostra un calo così sensibile del prodotto lordo procapite e dei consumi individuali rispetto agli altri paesi dell’Unione.
Gli altri sembrano stare tutti meglio, con picchi molto positivi del pil procapite per il Lussemburgo, che si attesta al 271% rispetto alla media europea.
Oltre ai dati sul Pil l’Eurostat ha anche rilasciato quelli relativi ad un altro indicatore molto importante, l’Actual Individual Consumption, ossia l’indicatore che tratteggia i consumi effettivi individuali dei beni e dei servizi effettivamente consumati dalle famiglie.
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Per questo indicatore i risultati sono più omogenei rispetto a quelli del Pil, anche se si notano comunque degli alti dislivelli (ad esempio tra il 48% della Romania e il 141% del Lussemburgo).