Ancora una seduta positiva per il Nikkei che archivia le negoziazioni a quota 15586,20, con un progresso dello 0,85%.
I prezzi hanno messo a segno un altro passo avanti ed il superamento di area 15500 ha favorito il rientro delle tensioni ribassiste. Tuttavia, il movimento non è ancora sufficiente a garantire il ritorno sui record dello scorso dicembre a 16300 riporta Fta online. Per modificare lo scenario negativo di medio termine, l’indice dovrà infatti compiere uno sforzo ulteriore e allontanarsi velocemente da area 15500 oltrepassando i massimi di fine luglio a 1 5759, per il test di area 16000. Il mancato superamento di 15759 rischia invece di anticipare nuovi approfondimenti che, sotto area 15000, potrebbero intensificarsi e portare alla violazione dei minimi di agosto a 14750 punti, un livello che allo stato attuale rappresenta l’ultimo baluardo in grado di scongiurare l’affondo fino ai minimi di aprile in area 13900. In progresso anche il Topix che ha terminato la seduta a 1291,19 punti (+0,90%).
> Il Nikkey procede in salita. Bene i dati macro
Sul versante macroeconomico Markit ha reso noto che l’Indice PMI manifatturiero Nomura/JMMA giapponese e’ cresciuto in agosto a quota 52,4 segnalando un modesto miglioramento delle condizioni di business rispetto alla precedente rilevazione di luglio pari a 50,5 punti. HSBC ha pubblicato questa mattina l’Indice Pmi Manifatturiero in Cina. La stima preliminare di agosto e’ risultata pari a 50,3 punti, dai 51,7 punti del mese precedente, indicando che l’economia cinese è in progressivo rallentamento. Un valore dell’ indice pari a 50 punti rappresenta infatti il divario tra crescita e contrazione dell’attività manifatturiera pertanto la rilevazione di oggi evidenzia il persistere di una situazione di debolezza.