Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un vero e proprio boom delle auto e delle moto d’epoca. Sono cioè decisamente aumentati rispetto al passato i veicoli storici che circolano sulle strade italiane, sia a livello di automobili che a livello di motocicli. Ma oltre ad un certo gusto per il revival vintage, sembrano essere anche altre le ragioni dietro al dilagare di questo strano fenomeno.
A differenza della maggior parte degli altri veicoli, infatti, le auto e le moto d’epoca, i cosiddetti veicoli storici citati dalla normativa, o godono di interessanti agevolazioni fiscali nei confronti del pagamento del bollo auto, che a partire dal 1999 diventata una tassa di competenza regionale, oppure ne sono del tutti esenti.
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I veicoli storici, cioè, in Italia nella maggior parte dei casi non sono soggetti al pagamento del bollo auto e moto, la spesso onerosa tassa automobilistica regionale, e quando lo sono i loro proprietari sono tenuti solo al pagamento di piccole cifre forfettarie.
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Quale bollo auto devono pagare allora le auto e le moto d’epoca? Cosa prevede l’attuale normativa in merito ai veicoli storici?
L’attuale normativa prevede che i veicoli storici godano di una speciale agevolazione fiscale o della esenzione totale dal pagamento del bollo auto se sono passati più di 20 anni o più di 30 dalla loro costruzione, ovvero se possono essere considerati
- veicoli storici ultraventennali
- veicoli storici ultratrentennali.
In due prossimi post chiariremo quindi tutti gli aspetti normativi in relazione a queste due diverse tipologie di veicoli, ovvero quali sono i veicoli inclusi nella categoria e quali sono gli eventuali importi da pagare.