La grosse Koalition guidata dalla cancelliera Angela Merkel si appresta a varare Salario minimo e poi calmiere sui fitti nelle città più care. Sono entrambe iniziative volute dalla Spd, nell’intento di sostenere il mercato interno e di aiutare i ceti meno abbienti.Il salario minimo (Mindestlohn) sarà di 8,5 euro l’ora, entrerà in vigore dal primo gennaio 2015, e sarà usato per tutti i contratti di lavoro con persone dai 18 anni in sù. Le esclusioni sono pochissime e riguardano solo le persone disoccupate da lungo tempo e i giovani che cominciano una Ausbildung, quindi un lavoro che è in realtà anche un corso di qualificazione professionale.
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Del Mindestlohn si avvantaggeranno, secondo i calcoli del governo, circa 3,7 milioni di lavoratori dipendenti. La maggior parte di questi risiede nei Bundeslaender orientali, e più di un quarto dei lavoratori dipendenti oggi ha salari orari inferiori agli 8,5 euro orari. Molti economisti contestano il salario minimo, pensando che accrescendo i costi per le aziende le porti a licenziare o a non assumere. Il salario minimo c’è per legge in ben ventuno dei ventotto Stati membri dell’Unione europea.
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Il ministro della Giustizia federale, Heiko Maas, ha preparato il disegno di legge per bloccare la tendenza all’aumento del caro-casa. Il calmiere sui fitti dovrebbe entrare in vigore, sempre dal 2015, nei centri abitati della Repubblica federale dove la situazione sul mercato dei fitti è particolarmente tesa. La legge imporrà ai nuovi contratti di fitto un limite di aumento del 10 % rispetto al contratto precedente per l’appartamento.