La donna che è in cerca di un’occupazione deve tenere a mente alcune cose, una di queste è che ci sono dei lavori che sembrano ritagliati proprio sul genere femminile. Ovvero, in questo 8 marzo, dopo aver preso atto della differenza retributiva tra uomini e donne, analizziamo il sessismo presente negli annunci.
Una donna che inizia a lavorare, a cercare lavoro, a fare mente locale sul posto di lavoro in cui è capitata, si renderà immediatamente conto che pur lavorando con la stessa diligenza dei suoi colleghi, guadagna meno di loro (in genere il 25% ma si va anche oltre in base al settore). Questo si deve all’assenza del gentil sesso dalle poltrone riservati ai quadri.
> Le donne nell’IT guadagnano il 27% in meno dei colleghi uomini
La differenza di retribuzione uomo-donna è di circa 59 giorni lavorativi, ne abbiamo parlato anche un anno fa.
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È anche vero che alle donne sono riservati spesso degli annunci per alcuni tipi di lavoro che non garantiscono certo un arricchimento improvviso, né necessitano di una preparazione intellettuale specifica. Insomma sono lavori di fatica, oppure lavori che si possono apprendere a seguito di un corso o di un’esperienza sul campo. Se vi state chiedendo quali, vi diremo che gli annunci per donne, in genere sono relativi ad impieghi come:
- Segretaria
- Commessa
- Impiegata
- Cassiera
- Cameriera
- Baby sitter
- Operatrice Socio Sanitaria (OSS)
- Badante
Un’evidenza messa in luce anche da Offerte-Lavoro che dimostra, al di là delle esigenze reali di ditte e aziende, uno stereotipo di fondo della donna lavoratrice.