Dopo il nuovo taglio dei tassi di interesse effettuato dalla Bce lo scorso giugno, qualcosa potrebbe modificarsi e potrebbero esserci nuove misure a contrastare la bassa inflazione, che dovrebbe portare tassi di interesse con rendimenti più alti principalmente per Btp, soprattutto quelli legati all’inflazione, e conti deposito. Inoltre Draghi ha detto che la Bce è pronta a ulteriori nuovi interventi per ricondurre il tasso di inflazione verso il 2% e osteggiare il rischio di inflazione troppo bassa per lungo tempo.
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La proposta consiste in nuove norme comuni da applicare alle riforme economiche nei Paesi della zona euro così che i paesi membri possano dar vita ad azioni correttive per migliorare la competitività delle loro economie, rafforzando, allo stesso momento, la coesione dell’area euro. Questo piano, secondo Draghi, muoverebbe crescita economica e occupazione. Draghi ha spiegato, inoltre, che i tassi rimarranno ai minimi storici a lungo e che “il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali se necessario”. E in luglio, da quando la Bce ha tagliato i tassi e dato nuova liquidità alle banche, soprattutto al fine di erogare più credito a imprese e famiglie, la situazione pare stia migliorando.
Alle banche è giunta maggiore liquidità per prestiti e mutui ed in luglio ci sono state molte offerte di mutui convenienti e una ripresa della domanda. Stesso vale anche per i prestiti poiché anche in questo campo ci sono maggiori offerte, anche di particolari tipologie come quelle dei prestiti senza busta paga.