La pressione fiscale in Italia ha ampliamente superato la soglia del 44 per cento, ragione per cui non è poi così innaturale per gli italiani cominciare a guardare ciò che succede nei paesi vicini, oltre confine. Uno di questi è la Francia, ad esempio, che come l’Italia appartiene all’Unione Europea e all’Eurozona e per questo motivo più significativamente confrontabile con la nostra nazione.
Vediamo quindi quali sono le tasse che si pagano in Francia e in generale che peso producono sulle spalle dei contribuenti francesi.
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Il sistema fiscale francese è un sistema abbastanza complesso, un po’ come quello italiano, fatto cioè da un numero piuttosto alto di imposte che gravano sia sulle spalle dei residenti che su quelle dei non residenti, con un diverso trattamento.
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Una delle imposte più pervasive ed importanti che si paga in Francia è l’IRPP, ovvero l’Impot sur le Revenu des Personnes Physique, che per certi versi potrebbe essere paragonata alla nostra IRPEF, l’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche. In Francia, tuttavia, questa tassa viene calcolata sul reddito indipendentemente dal luogo in cui il reddito viene prodotto, almeno per i non residenti.
Per i residenti, invece, la parte di reddito che viene presa in considerazione è quella relativa al reddito prodotto nella nazione. Su questa tassa, come in Italia, è prevista tutta una seria di deduzioni e detrazioni, che ammontano nel complesso ad un 10 per cento.
Anche in Francia, inoltre, si paga l’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, che ha una aliquota pari a circa il 20 per cento. In Italia è invece al 22 per cento. Si pagano poi due tasse sociali, la CDRS e la CSG, per la sanità e la sicurezza nazionale e quelle sulle rendite finanziarie e immobiliari.