La scadenza era stata fissata ad oggi, giorno in cui i redditi dei ministri italiani, come voluto da Monti con un apposito decreto, avrebbero dovuto essere pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio, e così è stato.
I ministri hanno reso note le loro dichiarazioni dei redditi dalle quali è possibile evincere sia quanto guadagnano con le attività e i loro possedimenti. Vediamo allora quali sono i redditi dei ministri italiani.
Tutti i ministri, tranne Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, hanno pubblicato i loro redditi e, il primo dato che balza agli occhi è che tutti guadagnano meno dei 240 mila euro fissati come tetto per le cariche pubbliche. E, inoltre, i redditi sono sensibilmente più bassi rispetto a quelli conosciuti delle scorse legislazioni.
Matteo Renzi, presidente del Consiglio, addirittura guadagnava più da sindaco che adesso che occupa una delle poltrone più importanti: il suo reddito da sindaco nel 2012 145.272 euro, quello attuale è sceso a 114.796 euro. E sua moglie, proprietaria dell’unica auto della famiglia, ha dichiarato poco più di 8.000 euro.
Anche per Carlo Padoan, che ha dichiarato la stessa cifra di Renzi, andava meglio quando era vice segretario e capo economista dell’Ocse, ruolo che gli valse 216.000 euro circa.
Sono molti i ministri che hanno visto calare drasticamente il loro reddito: Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico, ha un reddito di 114.796 euro, mentre come imprenditrice ne aveva dichiarati il doppio, 298.708 euro; Giuliano Paoletti, titolare del ministero del Lavoro, passa dai 192.623 euro di quando era capo delle Coop Rosse nel 2012 a 114.796.
Dalle dichiarazioni dei redditi dei ministri si evince anche che l’attuale squadra di governo non ha una grossa passione per le automobili, preferendo ad esse gli immobili: Matteo Renzi ha una sola auto, posseduta dalla moglie, ma ha 3 case, in comproprietà con la moglie, il ministro Padoan ha una Mercedes e un appartamento e un box a Roma, un fabbricato a Mordano con terreni di 10.000 metri quadri per Poletti, e alcuni fabbricati a Castel Nuovo Rangone e Forte dei Marmi per Guidi.