L’EXPO 2015 ha un valore che adesso può essere quantificato grazie alle eleborazioni di Infodata per il Sole 24 Ore. Si può fare una stima del valore economico della manifestazione e poi parlare a ragione del settore agroalimentare e degli sviluppi possibili in Italia.
Il Sole 24 Ore si è chiesto quale sia il valore dell’EXPO 2015, il valore economico, sia ben chiaro. Il risultato lascia a bocca aperta perché per l’Italia, l’esposizione universale, rappresenta l’80% del mercato agroalimentare in termini di export e import.
> EXPO 2015, si possono avere sconti e riduzioni sui biglietti?
Ogni Paese di quelli che esporranno a Milano ha un rapporto di interscambio economico con l’Italia. Per quanto riguarda il cibo si prende nota del fatto che quello in mostra all’EXPO 2015 vale 34,7 miliardi di euro per il nostro Paese. Un valore che non comprende il business per le aziende nostrane visto che le esportazioni agroalimentari italiane verso i paesi partecipanti sono di 27,7 miliardi di euro, dieci miliardi in meno.
Vuol dire che la bilancia commerciale dell’Italia è negativa perchè importiamo più di quanto siamo capaci di esportare. Anzi, l’Italia può essere definita a ragione dipendente dalle importazioni agroalimentari. Tenendo soltanto in considerazione i paesi che s’incontrano sul decumano notiamo che:
- dalla Germania abbiamo importato nel 2014 quasi 6 miliardi di cibo e bevande, soprattutto latte, burro e yogurt e carne non volatili;
- dal Bahrein non importiamo nulla ma in direzione di questo Paese vanno i nostri flussi agroalimentari creando un business che vale 13 milioni di euro;
- dal Kuwait invece abbiamo acquistato poco, appena 22.099 euro di cacao in polvere, sempre in riferimento all’anno scorso.
In generale la metà del nostro business agroalimentare all’estero è nelle mani di 5 paesi: Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera.