Non si intravede ancora nessuna soluzione che possa finalmente consentire di andare in pensione ai Quota 96 della scuola ma stanno arrivando dichiarazioni piuttosto incoraggianti da parte sia di ministri e sia di sindacati. Si può pensare a un dietrofront fatto da parte del ministro Giannini che dopo aver dichiarato, solo qualche giorno fa, che nella riforma della scuola non ci sarebbe stato nessun provvedimento per permettere il pensionamento, finalmente, ai pensionandi della scuola di Quota 96, nel suo intervento alla Festa dell’Unità, dove era presente un gruppo di Quota 96, ha detto: “Abbiate fiducia”. E il riferimento era forse a qualche probabile novità che potrebbe essere presentata mercoledì 3 settembre quando nel Consiglio dei ministri giungerà proprio la riforma della Scuola.
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Il ministro Giannini ha di fatto spiegato: “La scuola deve tornare ad essere ascensore sociale. L’organico è sottodimensionato: dobbiamo partire da questa considerazione. E poi stipendi adeguati” che prevedano premialità ma anche penalizzazioni”. In merito ai programmi didattici, il ministro Giannini vorrebbe l’insegnamento della musica nella scuola primaria, l’ampliamento dell’insegnamento della lingua straniera e un maggior aggiornamento degli insegnanti riguardo alle nuove tecnologie.
Per quel che riguarda le scuole superiori, invece, la proposta del ministro è un’alternanza scuola lavoro. Il modello è quello dell’apprendistato: “Solo il 9% dei nostri studenti fa stage in azienda, ma anche le nostre imprese devono essere preparate ad accoglierli”. Novità anche in merito all’università, per cui il ministro ha parlato di superamento del test per l’ammissione alla facoltà di medicina. Per la Giannini, bisogna in effetti eliminare la selezione all’ingresso per “togliere potere ai baroni”.