Anche per il mese di ottobre 2013 l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha pubblicato il suo tradizionale rapporto sulla situazione delle banche e degli istituti di credito italiani, scattando una fotografia al contemporaneo mondo del credito italiano.
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Secondo l’ABI, dunque, nel mese di ottobre 2013 si è potuto registrare a livello nazionale un primo rallentamento di quella contrazione dei prestiti e dei finanziamenti che da molti mesi a questa parte interessa il mercato del credito italiano. Nel mese di ottobre 2013, infatti, il numero dei prestiti concessi a famiglie e imprese è calato solo del 3,8 per cento contro il 3,9 per cento che era stato possibile rilevare nel corso del mese di agosto 2013.
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La liquidità erogata dalla banche, di conseguenza, ha raggiunto nel mese 1.857 miliardi di euro. A partire dal mese di settembre, però, sono anche peggiorate le condizioni delle banche italiane dal punto di vista delle sofferenze bancarie, che sono salite del 23% su base annua e di circa 2,7 miliardi di euro su base congiunturale, rispetto al mese di agosto.
La raccolta bancaria, invece, nel periodo in questione, ha continuato a dare i suoi risultati. I depositi bancari hanno visto infatti un incremento del 4,6 per cento ad ottobre, mentre le obbligazioni sono risultate in leggera flessione. In totale, comunque, la raccolta bancaria del decimo mese dell’anno è stata pari a circa 9 miliardi di euro.
Sul fronte dei tassi di interesse invece, le famiglie e le imprese italiane hanno potuto usufruire dei benefici del nuovo taglio del costo del denaro operato dalla BCE, ma per avere risultati più duraturi sarebbe necessario un abbassamento dello spread.