Il titolo Telecom Italia cala dell’1,05% a 1,126 euro in borsa con Standard & Poor’s che ha declassato il credit rating del Brasile a junk e all’indomani dell’annuncio da parte di Vivendi di aver aumentato la quota nel gruppo telecomunicazioni italiano dal 14,9% al 15,486%.
Con ogni probabilità si tratta di una strategia che previene l’eventuale diluizione in caso di conversione delle azioni di risparmio in ordinarie tanto che il vero obiettivo del gruppo di Vincent Bolloré sarebbe quello di salire al 20% circa di TI.
“La mossa rappresenta un’importante conferma della fiducia sulle prospettive del gruppo. L’operazione potrebbe rilanciare le attese sulla conversione della azioni di risparmio”, affermano gli analisti di Icbpi. “L’arrotondamento al 20% consentirebbe, infatti, a Vivendi di mantenere la presa sul gruppo in caso di conversione delle risparmio in ordinarie: circa il 14% del capitale in caso di un concambio 1 a 1”.
Peraltro si ricorda che Telecom Italia ha definito la questione della conversione delle azioni di risparmio in ordinarie “importante ma non urgente”. In borsa anche l’azione di risparmio scende dello 0,88% a 0,957 euro. Come noto il core business di Vivendi sono i media (musica e pay tv). Lo sviluppo di sinergie industriali, eventuali, con Telecom Italia non necessiterebbe di un ulteriore incremento di quota.
“L’eventuale ulteriore salita verso un più saldo controllo dei diritti di voto potrebbe essere finalizzato a valorizzare una quota di “quasi controllo” nel contesto del profondo consolidamento delle tlc europee”, spiegano gli analisti di Equita che continuano ad apprezzare i fondamentali della società “che secondo noi sono accompagnati anche da un discreto appeal speculativo”.
Di per sé anche per gli analisti di Banca Akros la mossa di Vivendi non è rilevante, in quanto implica un investimento di circa 90 milioni di euro. Tuttavia, il messaggio è forte in quanto supporta le recenti nuove voci di una prossima conversione delle azioni di risparmio Telecom Italia. Infatti, con un rapporto di concambio 1 a 1, Vivendi potrebbe diluirsi al 10,3%.