Nel corso del 2014 gli investitori italiani che hanno investito in titoli azionari hanno avuto modo di conquistate buoni rendimenti, dal momento che i prodotti di borsa hanno piano piano recuperato il loro antico valore tornando a volte su livelli posseduti prima della crisi economica. Al contrario, invece, i risparmiatori più prudenti, coloro che in genere non investono in titoli azionari, hanno avuto modo di constatare un calo dei rendimenti su prodotti tradizionali come i titoli di stato.
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Coloro che hanno investito in BOT, infatti, hanno visto in questi ultimi mesi progressivamente ridursi il livello dei rendimenti che hanno raggiunto il loro minimo storico. Sulla stessa linea di calo dei rendimenti si sono purtroppo posizionati anche i conti deposito, che fine a due anni fa riuscivano a garantire buoni rendimenti.
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Nel corso del 2014, infatti, i conti deposito hanno offerto alla clientela rendimenti medi pari a circa il 2 per cento, mentre solo nel 2012 i loro rendimenti erano pari al 4 per cento o a livelli leggermente superiori.
Inoltre, negli ultimi due anni sono aumentate anche le imposte che si pagano su questi prodotti finanziari. Da una parte, infatti, a partire dal 1 gennaio 2014 è aumentata l‘imposta di bollo, misura che in realtà ha colpito con un piccolo incremento tutte le rendite finanziarie.
A partire dal prossimo 1 luglio, inoltre, si assisterà anche all’aumento dell’aliquota dell’imposta che si paga sui rendimenti finanziari, passando dall’attuale 20 per cento al futuro 26 per cento. Ci sarà quindi una riduzione generale dei rendimenti.