A partire dal 1 gennaio 2014 sono cambiate alcune regole relative alla tassazione delle compravendite immobiliari, ragione per cui, come abbiamo avuto modo di sottolineare anche in alcuni post pubblicati in precedenza su questo argomento, l‘acquisto della prima casa per molti cittadini italiani sarà più vantaggioso, in seguito ad una rimodulazione delle aliquote previste.
> Calcolo della tassa di registro sull’acquisto di un immobile – 2014
A partire dal 1 gennaio 2014, infatti, in merito all‘imposta di registro, coloro che acquistano una abitazione che possa essere considerata prima casa saranno tenuti a pagare solo il 2 per cento. C’è da precisare, però, che questa aliquota è vincolata alla tipologia catastale in cui può essere inserito l’immobile stesso. Ecco quindi quali sono i requisiti da rispettare per fruire delle agevolazioni.
> Come calcolare l’imposta di registro o l’IVA quando si compra un immobile
Si può ottenere l’agevolazione prevista per la prima casa solo nel caso si acquisti un immobile che ricada nelle seguenti categorie catastali:
- cat. A/2: abitazioni di tipo civile
- cat. A/3: abitazioni di tipo economico
- cat. A/4: abitazioni di tipo popolare
- cat. A/5: abitazioni di tipo ultrapopolare
- cat. A/6: abitazioni di tipo rurale
- cat. A/7: abitazioni in villini
- cat. A/11: abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi.
Ne consegue che saranno invece escluse le case che appartengono alle seguenti categorie.
- cat. A/1: abitazioni di tipo signorile,
- cat. A/8: abitazioni in ville,
- cat. A/9: castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici.
Saranno invece ammesse le case che:
- risultassero ancora in costruzione, purché classificabili nelle categorie sopra indicate
- facciano parte di un acquisto contiguo destinato alla creazione di un’unica unità immobiliare.