La tripla A, ormai, è da considerarsi una chimera, eppure, questo non vuol dire che le considerazioni delle agenzie di rating siano del tutto bypassate. Per esempio ha fatto molto discutere l’ulteriore declassamento dell’Italia e la contemporanea conferma della tripla A della Germania.
Così facendo le agenzie di rating non fanno che disegnare una mappa dell’Europa piena di paesi di serie A e paesi di serie B. Esistono però delle strutture sovranazionali, come può essere ad esempio il Fondo Salva Stati che non rientrano nella mappa geografica del Vecchio Continente, ma non sfuggono alle agenzie.
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L’ultima notizia, in tal senso, riguarda proprio la scelta di Moody’s e di Standard&Poor’s che segue quella già fatta da Fitch, di declassare il fondo ESM che fino a ieri campeggiava nell’olimpo delle triple A mentre ora deve accontentarsi dello status AA+.
Questo downgrade dipende a sua volta dalla modifica dello status di Germania e Francia, nazioni da non considerare più debitrici super-affidabili del fondo europeo. Fitch, rispetto alle altre due agenzie di rating, ha ribadito di essere pronta a declassare anche i paesi con il rating più elevato se non cambieranno le condizioni dell’economia europea nel suo complesso.
Il riferimento è a Germania, Olanda, Austria, Finlandia e Lussemburgo che hanno ancora la tripla A e alla Francia che è già al gradino AA+.