È da prima del 2013 che si pensa ad un macchinario del genere che potrebbe abbattere di molto le spese per la carta degli uffici. Soltanto adesso, però, s’inizia a parlarne in modo più particolareggiato. Ecco quello che c’è da sapere sulla macchina per riciclare la carta di Epson.
Epson non ha dato moltissime informazioni su come funziona il suo PaperLab. La macchina, a secco, ingurgita i fogli utilizzati e li tritura trasformando la carta in un materiale fibroso, simile al cotone. Il fatto che il processo sia a secco fa capire che non è necessaria l’installazione vicino a tubature e scarichi dell’acqua. La macchina utilizza un legante per mettere insieme le fibre, che vengono poi pressate e compattate per creare i nuovi fogli.
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Con questa idea della carta riciclata direttamente in ufficio si riduce l’impatto ambientale delle attività intorno al riciclaggio – come il recupero e il trasporto della carta, per esempio – e al tempo stesso si riducono molti costi per le aziende, che potranno prodursi da sole la carta sfruttando quella che hanno già utilizzato.
In Italia è ancora una chimera ma basta vedere i tempi di diffusione del prodotto per capire che si tratta di un processo lento. Epson spiega infatti che il suo sistema PaperLab, sarà messo in vendita in Giappone nel 2016 e in seguito in altri mercati. Un prototipo del macchinario sarà mostrato nei prossimi giorni a una esposizione tecnologica di prodotti ecologici a Tokyo.