Con l’autunno arrivano i pagamenti delle tasse sulla casa. Per quel che riguarda la nuova Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, le aliquote finali per l’abitazione principale saranno rese note entro il 18 settembre. Questa interessa poco meno di 6mila comuni, mentre in 2mila casi le somme si conoscono già dallo scorso maggio. Per chi ha diffuso le aliquote, l’acconto è stato pagato a giugno, mentre per il saldo c’è tempo fino al 16 dicembre. Entro il 10 settembre i comuni dovranno trasmettere telematicamente le proprie delibere presso il portale ministeriale perché queste, entro il giorno 18 settembre 2014, siano a disposizione dei contribuenti.
> Tasi, la Cgia di Mestre lancia nuovamente l’allarme per carico fiscale aggiuntivo
Entro il 30 settembre, invece, i Comuni saranno chiamati a stabilire la somma dell’Imu, che in questo momento interessa le abitazioni di lusso. Medesima scadenza per stabilire la Tari, il nuovo tributo sui rifiuti che sostituisce la Tarsu. La Tasi dovrà essere pagata anche dagli inquilini, per una quota che può oscillare a livello locale da un minimo del 10% a un massimo del 30%. Ma, considerate le difficoltà di riscossione presso gli inquilini, molti Comuni hanno optato per l’applicazione della tassa alle sole abitazioni principali, facendo così risparmiare chi vive in affitto. Però, quando la Tasi è applicata anche sugli “altri immobili”, l’aliquota minima del 10% per gli inquilini scatta automaticamente.
In ogni caso “Tutte le proiezioni ci dicono che la Tasi finirà per pesare sulle tasche degli italiani più dell’ Imu”, dice in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Ma ciò che è davvero grave è che questa tassa inciderà in modo più pesante sulle famiglie a reddito medio-basso rispetto a quelle con reddito elevato”.