Entra in vigore domani 18 giugno 2013 la Riforma del Condominio. Si inizieranno a conteggiare i sei mesi di tempo che lo Stato dà ad amministratori e condomini per adeguarsi alle novità contenute nella legge dell’11 dicembre 2012 n. 220 “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”.
La legge per la riforma del condominio introduce delle importanti novità soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra i condomini e l’amministratore, un rapporto che coinvolge ben 50 milioni di cittadini italiani che vivono in condominio (circa l’85% del totale), che otterranno maggiori diritti e una più ampia supervisione finanziaria.
Alcune delle novità introdotte dalla legge che riforma il condomino provengono da sentenze, diventate ormai prassi consolidata, della Corte di Cassazione come, ad esempio, la possibilità di avere un conto corrente intestato al condominio e diverse innovazioni riguardanti il riscaldamento centralizzato.
Per la stesura della “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”, inoltre, il legislatore ha tenuto conto anche dei cambiamenti avvenuti in questi anni (71 dalla prima disciplina in materia) rivoluzionando le normative precedenti soprattutto in fatto di quorum per le assemblee condominiali e lo status dell’amministratore che, per poter fare questo lavoro, dovrà seguire degli appositi corsi e avere le necessarie qualifiche.
La riforma del condominio
Le novità per l’amministratore
Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti
Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni
Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori
Maggiore trasparenza per i condòmini