Le assunzioni dei docenti da settembre in poi sono un problema non solo degli insegnanti precari ma delle famiglie che saranno ancora una volta alle prese con la garanzia di continuità scolastica. Eppure, in base al testo della Riforma Scuola a settembre non saranno assunti tutti quelli cui è stato promesso un posto. La riforma della scuola, quella che in questi giorni è discussa in Senato ha dovuto accettare una serie di compromessi per cui la chiamata diretta dei presidi è stata rimandata all’anno scolastico 2016/2017 e sembra che a settembre ci saranno non più 100.000 assunzioni come più volte annunciato, ma per creare il corpo docente si farà affidamento alle graduatorie ad esaurimento.
>Assunzioni, la scuola si rinnova con un probabile concorsone
Questo vuol dire che tra gli assunti del prossimo anno rientreranno di certo i 6500 idonei al concorso 2012 che saranno stabilizzati gradualmente. Poi, rispetto agli altri pare siano a disposizione 52.000 posti relativi alle graduatorie ad esaurimento, la metà del previsto.
L’altra metà dei docenti da assorbire nell’organico delle scuole, circa 48.000 candidati, entreranno nell’organico del potenziamento, il che vuol dire che 9 su 10 saranno assegnati alle regioni più popolose mentre 1 su 10 sarà assegnato alla dispersione scolastica e alla frequenza degli studenti stranieri.
Tanto clamore per nulla, quindi, perché nell’anno scolastico 2015/2016 varranno ancora le vecchie norme ed è molto probabile che la seconda parte degli assunti salirà in cattedra ad anno iniziato per consentire a tutti gli istituti di organizzarsi.
Si prevede l’ingresso nelle scuole non al primo ottobre ma al primo dicembre, ed entro questa data sarà pubblicato anche il bando per il nuovo concorso nella scuola. Questo concorso sarà l’unica via di accesso all’insegnamento. 60 mila i posti a disposizione per gli aspiranti docenti.