Dagli aggiornamenti provenienti dalla Consob e relativi alle partecipazioni rilevanti si evince che la quota di River and Mercantile in Mondadori è aumentata al 5,066% dal 2,128% posseduto lo scorso anno a Febbraio.
L’operazione di rinvigorimento della propria quota di capitale sociale è stata concretizzata da River and Mercantile lo scorso 14 novembre 2014. Attualmente, il titolo Mondadori è sospeso per un eccesso di rialzo con un +10% teorico a seguito di un massimo intraday a 0,7185 euro.
Durante la giornata di ieri il titolo ha guadagnato il 7,03 % a 0,655 euro in borsa succesivamente alla notizia che Ubs ha in mano il 3,477% del capitale di Mondadori. La quota è detenuta per la maggior parte indirettamente nell’ambito della gestione non discrezionale del risparmio. Tra gli altri azionisti, oltre al 53,061% in mano a Fininvest, risulta con il 12,363% Silchester International Investors.
Malgrado i forti rialzi di questi giorni occorre rammentare che il titolo ha segnato lo scorso 11 novembre il minimo dell’anno a quota 0,574 euro e che in confronto all’inizio del 2014 ha perso il 53,4%. Ora questo risveglio dettato anche dal fatto che Mondadori è tornata a vedere l’utile nel terzo trimestre di quest’anno al termine di ben sette trimestri negativi.
Nel trimestre appena terminato la società ha infatti fatto registrare un utile di tre milioni e mezzo dalla perdita di 5,2 milioni dell’anno 2013, mentre nei primi nove mesi il dato è rimasto negativo per 7,5 milioni, comunque in netto miglioramento dal rosso di 32,3 milioni dello stesso periodo 2013.
Il margine operativo lordo consolidato è aumentato al 30 settembre a 36 milioni dagli 8,9 milioni dello stesso periodo del 2013. Per fine anno il gruppo editoriale ha confermato la previsione di un dato superiore a quello dell’esercizio 2012, che ammontava a circa 67 milioni. Non c’è dunque da meravigliarsi se, dopo la consistente sottoperformance del titolo, alcuni investitori istituzionali abbiamo cominciato a interessarsi a Mondadori.