I saldi estivi di fine stagione si sono conclusi per i commercianti con vendite in discesa tra il 5% e l’8% in confronto allo scorso anno. Lo dice il Codacons, quantificando che la spesa media pro capite per i saldi, che finiscono in questi giorni dopo essere iniziati il 5 luglio scorso, non ha superato i 65 euro. Considerazioni analoghe giungono da Federconsumatori, secondo la quale l’andamento dei saldi estivi è stato “pessimo” e ha fatto registrare una discesa delle vendite su base annua tra il -3% ed il -4%. Già lo scorso anno, per di più, i saldi di fine stagione avevano registrato una contrazione dei consumi del 9%.
> Poletti garantisce che non saranno toccate le pensioni di anzianità
“Il bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi non ha fatto il miracolo e non ha spinto in alto le vendite in regime di saldi – dice il presidente Codacons, Carlo Rienzi – il settore dell’abbigliamento soffre in modo particolare i tagli di spesa operati dalle famiglie, che dirottano gli acquisti solo su beni indispensabili e attendono periodi migliori per le altre spese”. Anche le vendite al dettaglio nel mese di giugno, ultimo dato diffuso dall’Istat, hanno evidenziato che non c’è stata il balzo che ci si aspettava, anche se – di contro – dall’ultima lettura del Pil (-0,2% nel secondo trimestre) viene fuori che il contributo dei consumi al Prodotto è positivo, mentre a pesare è il calo degli investimenti.
Meno di una famiglia su due (il 45% circa) ha sfruttato i saldi per fare qualche acquisto – dice ancora il Codacons – scegliendo soprattutto outlet e centri commerciali, mentre i negozi posti nelle periferie delle grandi città sono quelli che su cui più di tutti ha pesato il calo degli acquisti.