In America è cresciuto il tasso di disoccupazione e questo vuol dire che il settore lavorativo ha riscontrato qualche problema, però è anche vero che l’indice NFP che misura il numero dei lavoratori che hanno trovato un impiego nei vari settori produttivi, eccetto quello agricolo, ha avuto una lettura superiore alle attese.
►I segni ambigui del mercato del lavoro USA
Dall’America, dunque, arriva un quadro un po’ contraddittorio dell’economia che lascia spazio a numerose interpretazioni. Andiamo con ordine. L’indice Non-Farm Payrolls viene aggiornato mensilmente e indica il numero di posti di lavoro creati negli stati uniti che non riguardano il settore agricolo. Ci si aspettava che l’indice NFP indicasse 167 mila nuovi posti di lavoro ma la lettura è stata superiore alle attese e si attesa sui 175 mila posti di lavoro.
►La delusione dell’Abeconomic sui mercati
Allo stesso tempo il tasso di disoccupazione è aumentato di 0,1 punti percentuali crescendo dal 7,5 al 7,6 per cento in un mese. Gli analisti, in questo senso, si aspettavano almeno una conferma del dato. La prima reazione alla notizia, si è avvertita nel settore Forex dove il cambio tra l’euro e il dollaro è arrivato a quota 1.3231, calando in modo inaspettato per poi riportarsi in crescita fino a quota 1.3275.
Il punto minimo toccato nel forex dal cambio euro/dollaro, è stato di 1.3216 punti.