Anche se in misura ridotta e in una unica soluzione, la cedolare secca prevede il pagamento di tutte le tasse e le imposte relative ai contratti di locazione. La cedolare secca permette al locatario di pagare Irpef, addizionali regionale e comunale, imposta di registro (2% sul canone pattuito) e imposta di bollo con un solo versamento o in due rate.
► Contratto di affitto – Clausola di cedolare secca
Le scadenze per il pagamento della cedolare secca
La legislazione in materia prevede che le imposte della cedolare secca debbano essere pagate dal locatario in due rate: una che scade il 16 luglio e uno con scadenza al 30 novembre di ogni anno, con un importo pari al 40% del totale dell’imposizione risultante da versare con la prima rata di luglio e il restante 60% a da corrispondere a novembre.
Unica eccezione prevista è prevista nel caso l’imposta risultante dalla cedolare secca è inferiore a 257,52 euro, che potrà essere pagata in un’unica soluzione alla scadenza di novembre.
► Vantaggi e svantaggi della cedolare secca
Come si paga la cedolare secca?
La cedolare secca deve essere pagata tramite Modello F24 presso le banche o gli uffici postali convenzionati.
I codici tributo da utilizzare per il pagamento sono:
- 1840 per la prima rata
- 1841 per la seconda o la soluzione unica
- 1842 per il saldo.