Se già qualche tempo fa, forse proprio ad inizio incarico, il ministro dell’Istruzione Giannini aveva avvalorato l’avvio del secondo ciclo del Tfa Ordinario, così come in programma, e aveva detto: “Riavvieremo subito il Tfa ordinario per il prossimo anno e dovremo affrontare da un lato l’inserimento in graduatoria per questi nuovi abilitati e il recupero dei cosiddetti Pas, quelli che hanno anzianità di servizio ed un binario parallelo. Purtroppo è una situazione che non si risolve con la bacchetta magica”, oggi ci sono novità sul cosiddetto concorsone.
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Il ministro Giannini ha infatti nuovamente dichiarato: “Quello che vorrei fare è aprire il concorso per dare una regolarità a quanto è stato fatto nell’ultimo biennio e di dare assegnazione dei posti al 50% concorso e 50% graduatorie, che non è possibile sopprimere; male cronico che dovremo assorbire in una prospettiva di medio termine”.
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Questo sta a significare che dei 28mila posti a disposizione, metà andrà alla graduatoria ad esaurimento e metà da nuovo concorso che dovrà assegnare ben 14mila posti ad aspiranti insegnanti. Secondo il ministro, “Il nuovo concorso può essere un’occasione per questo assorbimento. Credo che sui 14mila posti ci debba essere una destinazione, almeno la metà, di cosiddetti posti nuovi, freschi, per vittoria di cattedra e non per assorbimento delle graduatorie antiche”. Tornando, invece, al prossimo Tfa Ordinario, come è venuto fuori dopo una riunione al Miur con lo stesso ministro, una novità sarà raffigurata dal punteggio aggiuntivo per l’abilitazione acquisita tramite Tfa (Tirocinio formativo attivo) rispetto all’abilitazione acquisita tramite Pas.