Due grandi centri clinici in Corea del Sud sono stati chiusi in giornata nel tentativo di fermare la virulenta Sindrome respiratoria acuta mediorientale (Mers) da coronavirus, dopo che quattro nuovi casi di contagio sono stati registrati.
Nel Paese asiatico, dall’inizio dell’epidemia, sono morte 27 persone. I casi confermati di Mers, una malattia ad alta mortalità imparentata con la Sars che fece centinaia di morti in Asia alcuni anni fa, sono 179, mentre 3.100 sono stati posti in quarantena.
Ad ogni modo per gli analisti di Mediobanca Securities è troppo presto per considerare la Mers come un fattore di rischio. La banca d’affari ha pubblicato oggi una nota sul possibile impatto della Mers sulle società italiane di beni di lusso che copre. Da quando è stata identificata negli esseri umani in Arabia Saudita nel 2012, ora la Mers nella Corea del Sud è stata definita “grande e complessa” dall’organizzazione mondiale della sanità.
E’ più letale della Sars, ma non si diffonde facilmente, almeno per ora. Non esiste una cura o un vaccino conosciuto. Con 9 miliardi di euro di ricavi generati nel 2014, la Corea del Sud rappresenta solo il 4% del fatturato del settore del lusso in tutto il mondo, ma è il terzo mercato in Asia dopo Cina e Giappone. Sta peraltro rafforzando la sua posizione e guadagnando momentum come “trendsetter e influencer” nel settore della moda e del lusso.
La maggior parte del dinamismo di questo mercato è rappresentato dall’aumento dei flussi cinesi reindirizzati da Hong Kong, che stanno contribuendo al boom nel settore duty free. Tra le società del lusso italiane coperte da Mediobanca, il business generato nella Corea del Sud conta per 500 milioni di euro o il 2,8% circa del fatturato totale del settore. Questa percentuale è molto più elevata (7%) per Ferragamo e Prada, che rischiano di essere colpite di più dal minor flusso di viaggiatori in Corea del Sud.
Dal momento che il travel retail è il canale che potrebbe essere influenzato immediatamente da un eventuale calo dei viaggi, sia Ferragamo sia Prada potrebbero essere colpite in modo consistente, dato che hanno una presenza rilevante in questo canale. Comunque, “riteniamo sia troppo presto per trarre conclusioni definitive sul potenziale impatto dello scoppio della Mers sul flusso di viaggi in Corea del Sud e sul business dei beni di lusso. Se questo fattore di rischio diventasse molto più importante, Ferragamo e Prada sono i due nomi su cui vi consigliamo particolare cautela”, concludono gli analisti di Mediobanca. A Piazza Affari al momento il titolo Ferragamo scende dello 0,11% a 28,07 euro.