A settembre le surroghe sono in aumento. Nel mese di settembre è stato registrato un segno positivo riguardante le richieste presentate dalle famiglie italiane. Sembra che le surroghe a settembre siano state il 19,9% delle richieste totali contro il 6% del 2013. Il trend partito già durante l’estate si è consolidato dopo che c’era stato un crollo l’anno precedente.
Come crescono le erogazioni di mutui in surroga, allo stesso modo diminuiscono i mutui concessi del 9,8% rispetto al 2013. Le famiglie italiane sono sempre più povere e le condizioni di crisi iniziano a farsi sentire. Il tasso di disoccupazione è molto alto e nelle fasce più giovani della popolazione le possibilità di accendere un mutuo calano in modo vertiginoso.
Le classi finanziabili vanno allora dai 50 mila ai 150 mila euro con un aumento del 3,6% del loan to value. Il mercato, adesso, è sempre più favorevole alla concessione di mutui. Non a caso tornano di moda anche quelli al 100 per cento. Gli istituti di credito riservano uno spread “di favore” a coloro che non superano il 50% del valore dell’immobile. Il 2,1% di Credem, il 2,25% di Unicredit e il 2,3% di Intesa SanPaolo.
Un altro dato che emerge dalla ricerca è che l’importo medio dei mutui è di 126882 euro contro il 131 mila euro circa del secondo trimestre del 2013. Gli acquirenti sono molto più prudenti che in passato e sono stati inoltre agevolati dalla progressiva riduzione dei prezzi delle abitazioni. Quello che si sceglie quindi è di investire meno ma su un lungo periodo. La durata dei mutui più gettonata è quella a 25 anni.
L’identitkit del mutuatario non è cambiata molto: sono persone tra i 36 e i 45 anni, residenti al centro nord e con un contratto a tempo indeterminato nel cassetto.