La Borsa chiude in calo le sessioni, malgrado l’ottimo trend di Tokyo che sale a +4%. Anche nel resto d’Europa la situazione non è molto florida. E Milano ne ha risentito. In chiusura, l’indice FTSE Mib ha fatto registrare un -0,86% a 18.540 punti. L’indice All Share, invece, lascia sul terreno lo 0,72%.
Molti i casi in cui i titoli hanno fatto rilevare un elevato tasso di volatilità a Piazza Affari. L’indice è salito prima sino a un massimo del +0,9% e poi ha nuovamente perso quota. Intanto il differenziale tra Btp decennali e omologhi tedeschi, che chiude a 176 punti ed è vicino ai massimi di seduta, si è allargato. Il rendimento si attesta al 2,60%.
Alcuni tra gli istituti sono influenzati dalla prossima diffusione dei risultati dello stress test della Bce (domenica). Voci su un deficit di capitale, smentite dalla banca, provocano ad esempio una caduta per Mps (-1,88%). Unicredit cede lo 0,90%, Intesa San Paolo registra -0,82%. Bene invece Bper e Banco Popolare, e Mediobanca guadagna lo 0,87% a pochi giorni dalla trimestrale. Tra i finanziari Unipol segna -2,26%, con UnipolSai -3,09%, su nuove ipotesi circa il riassetto della governance chiesto da Ivass.
Questi gli altri risultati di oggi:
Giù l’energia con Eni -2,26% e Saipem -2,28%. Tiene Enel (+0,33%), al contrario di A2A (-1,70%). In casa Fiat scende Cnh (-2,72%) mentre Fca fa +0,35%. Bene Pirelli, Finmeccanica, Ansaldo. Tra i tecnologici cedono Prysmian, Diasorin, StMicroelectronics. Nel lusso brilla Cucinelli (+3,08%), male gli altri. Mediaset accusa un -4,29% dopo report negativi sui risultati 2014. Ancora problemi per World Duty Free (-3,98%).
La speranza è che nei prossimi giorni Milano possa risalire la china e uscire definitivamente dal ‘buco nero’ delle ultime settimane, le quali sono state abbastanza difficili.