La Corte di Cassazione con un’ordinanza di ottobre ha stabilito che gli annunci nelle vetrine delle agenzie immobiliari, essendo strumenti di promozione, devono essere sottoposti alla tassa per la pubblicità. Ecco cosa devono fare adesso le agenzie.
Sulle vetrine delle agenzie immobiliari sono frequenti gli annunci con immagine, descrizione e prezzo delle case in vendita e in affitto. Questi annunci sono da considerare mezzi pubblicitari e per questo la Corte di Cassazione ha stabilito che le agenzie devono pagare l’imposta appropriata. In effetti, come spiegato nell’ordinanza che riportiamo di seguito, i cartelli promuovono la vendita o la locazione di immobili rappresentati e promuovono al tempo stesso i servizi offerti dall’agenzia, anche se alla fine manca il logo o il numero di telefono generale della società.
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L’ordinanza è la numero 21966 del 16 ottobre 2014 e recita:
l’esposizione nella vetrina dei locali di un’agenzia immobiliare di cartelli contenenti fotografie e descrizioni degli immobili offerti in vendita o in locazione integra il presupposto impositivo dell’imposta di pubblicità, perché assolve alla funzione di pubblicizzare (anche senza l’adozione di modalità di rappresentazione di carattere reclamistico) tali immobili, ossia di promuoverne la vendita o la locazione e, quindi e contestualmente, di promuovere l’accesso del pubblico ai servizi di mediazione offerti dall’agenzia; e ciò anche a prescindere dalla presenza, su detti cartelli, del logo e dei recapiti dell’agenzia, in quanto la promozione dell’attività di mediazione svolta dall’agenzia costituisce effetto immediato e diretto della promozione dell’affare la cui mediazione sia stata affidata all’agenzia.
Non è chiaro se alla stessa normativa saranno sottoposti anche gli annunci online delle agenzie immobiliari.