C’è una grande novità per quanto riguarda i consumatori europei e per le spese di telefonia: l’Unione europea ha raggiunto un accordo preliminare per dire basta alla pratica del roamig, il sovrapprezzo imposto quando si telefona in un Paese diverso dal proprio, a partire dal 15 giugno del 2017.
A comunicarlo è la presidenza di turno lettone al termine di una maratona negoziale con il Parlamento europeo. In origine la fine del roaming era stata prevista per il 2018.
“Sono stati ascoltati i cittadini europei”, che “hanno chiesto e aspettato per la fine dei sovraccosti del roaming così come per regole sulla neutralità di internet”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip. L’intesa “cruciale” raggiunta nella notte sull’abolizione dei sovraccosti e la tutela dell’accesso aperto a internet sono “essenziale per consumatori e imprese nella società ed economia digitale europea”, ha aggiunto il commissario Guenther Oettinger.
L’intesa, raggiunta dopo un anno e mezzo di blocco e dopo un’ultima sessione di negoziati durata oltre 12 ore, prevede anche una clausola di “uso equo” del roaming per prevenire eventuali abusi da parte chi utilizzasse all’estero il proprio numero per motivi diversi dal viaggiare. In questo caso verranno introdotte clausole di salvaguardia che consentiranno agli operatori di recuperare i costi. L’abolizione completa dei sovraccosti del roaming, che scatterà dal 30 giugno 2017, verrà preceduta da un primo taglio il 30 aprile 2016, quando i tetti attualmente in vigore quando si va all’estero saranno rimpiazzati da un sovraccosto massimo di 0,05 euro al minuto per le chiamate, 0,02 per gli sms e 0,05 per megabyte per i dati.