Nonostante la mossa sollevata all’ultimo momento dai manager d Telecom Italia, la S&P, dopo le vicende legate alla Procura, alla Guardia di Finanza e alla Consob, ha declassato Telecom Italia.
I manager di Telecom Italia hanno preso gli accordi per la cessione di Fintech di Telecom Argentina, per l’ammontare di 960 milioni di dollari. Nonostante questa mossa dell’ultimo momento,la S&P si è ritrovata a declassare Telecom Italia. La Standard & Poor’s ha avanzato il taglio di Telecom Italia da BBB- a BB+. Un declassamento che evidenzia un livello “junk” con prospettive chiaramente negative nel mercato.
Non che no si conoscesse la situazione, una situazione che era già nell’aria dal mese precedente, ovvero dal mese di ottobre 2013, quanto agli inizi era stata annunciata la decisione di un possibile declassamento. L’agenzia ha annunciato che comunque Telecom Italia continuerò ad affrontare quello che è un difficile contento competitivo, un contesto che comunque economicamente non è affatto facile, soprattutto nell’attuale mercato italiano. Per la stessa agenzia Telecom Italia dovrà trasformare le nuove linee guida, linee guida strategiche che comunque richiedono un certo periodo di tempo per far nascere dei significativi miglioramenti.
Ma è sempre S&P ad evidenziare che ci sono delle incertezze all’interno di Telecom Italia, incertezze che si muovono all’interno della società e che potrebbero portare avanti dei peggioramenti. S&P mette ben in chiaro che non è affatto facile prevedere quale sarà lìimpatto strategico sulla quota indiretta di Telefonica. Il declassamento che vi è stato evidenzia la possibilità di un ulteriore tagli di rating, taglio che il gruppo dovrà valutare in caso non vi siano dei miglioramenti.
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