E’ tempo di replicare al tema dei tagli alle spese eccessive dello Stato. Il Ministero del Tesoro, nel farlo, rivendica iniziative per la revisione della spesa, tra il 2014 e lo scorso anno.
Iniziative che hanno determinato risparmi per 18 miliardi. E insieme ai provvedimenti della legge di Stabilità 2016, il pallottoliere dei risparmi sale a 25 miliardi nell’anno in corso. Lo scrive il ministero dell’economia in un focus sulla spending review, pubblicato sul sito del ministero a seguito delle critiche della Corte dei Conti che ha parlato di un parziale flop dei programmi annunciati in pompa magna negli anni passati.
Si legge nella nota del Tesoro:
Questi risparmi hanno consentito di finanziare alcune delle misure a sostegno della crescita e dell’occupazione. Lo spirito della spending review consiste in interventi di razionalizzazione connessi a cambiamenti dei meccanismi di spesa e degli assetti organizzativi delle amministrazioni: non sono semplicemente tagli. Si tratta spesso della revisione di processi complessi e consolidati.
Durante la giornata di ieri il Presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha criticato la spending review rilevandone il “parziale insuccesso” e l’effetto di aver ridotto i servizi in diritto ai cittadini. Oggi il ministero interviene con un approfondimento in cui spiega che i processi di revisione della spesa riguardano molti ambiti: “Dall’aumento dell’efficienza della fornitura di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione all’abbandono di interventi considerati obsoleti. Come nel caso della riduzione delle centrali di acquisto da 35mila a 35. Il risultato della revisione può essere un risparmio netto o la liberazione di risorse da reimpiegare nella strategia del governo”, si legge sul sito, dove il Tesoro evidenzia che “il governo interviene in modo continuativo per la razionalizzazione della spesa” e riepiloga tutti gli interventi e i provvedimenti realizzati finora.