È stato molto chiaro il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sulla Spending Review: “Risparmieremo su tutto. Ma – garantisce – gli obiettivi dei tagli di spesa terranno conto anche del quadro economico peggiorato”. “Nella ricerca dell’efficienza – dichiara – si possono mettere in discussione anche diritti acquisiti o presunti tali”.
“Tutta la Spending Review – asserisce in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – è un’operazione altamente politica: si tratta di individuare le priorità, e in un periodo di risorse limitate. E’ un’operazione politica valutare se la spesa che si è accumulata nel tempo si debba considerare acquisita o se non si debba ripensare”. “Alcuni tagli permanenti sono stati già introdotti con il decreto sul bonus. La Spending Review sarà lo strumento guida nella formulazione della legge di Stabilità. Ed è chiaro che andrà coinvolto l’intero governo per identificare obiettivi di risparmio di spesa quantitativi, ma che permettano di preservare l’efficienza dei servizi pubblici. Anche Regioni ed enti locali dovranno essere coinvolti in questo processo”, dice Padoan, che definisce “ottimi” i rapporti con Carlo Cottarelli il commissario alla Spending.
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“Il problema dei debiti arretrati della P.a. di fatto è risolto in anticipo con la Cassa depositi e prestiti. Restano i debiti in conto capitale, che necessitano di una copertura perché impattano sull’indebitamento netto dello Stato. Quest’anno sono 2-300 milioni, l’anno prossimo 2-3 miliardi. Ce ne occuperemo con la legge di Stabilità”. In merito alle tasse il ministro afferma , “il rischio che ci sia un ingolfamento c’è se i sindaci non prenderanno decisioni sulle aliquote nei tempi previsti”. “Ma sono fiducioso, vedo che i Comuni si stanno muovendo”.