Il piano spending review prevede risparmi per 7 miliardi nel 2014, 18,1 nel 2015 e 33,9 nel 2016. Ma Cottarelli ha detto di considerare “effettivi” solo 3 miliardi, perché il primo trimestre è già passato e tradurre gli obiettivi di risparmio in legge richiede tempo. Il documento prevede interventi anche sulle pensioni indicando tre misure: un prelievo temporaneo sugli assegni più alti, l’aumento a 42 da 41 anni del requisito contributivo per le donne e una stretta sulle pensioni di guerra.
> La Spending Review di Cottarelli – Auto blu e dirigenti
Da ciò dovrebbero arrivare quasi 2 miliardi nel 2014, ma Renzi ha escluso interventi, dicendo che “per i pensionati non cambia niente”. In realtà, sul capitolo pensioni, sarebbero previsti tagli sulle pensioni di reversibilità, da cui ricavare 100 milioni dal 2016; l’intervento sugli assegni di accompagnamento per gli invalidi totali, da cui ricavare 100 milioni dal 2015; tagli alle pensioni di guerra (200 milioni già da quest’anno), nonché il prelievo di un contributo sulle pensioni più elevate.
> La Spending Review di Cottarelli – Ministeri, riscossione fiscale e consumi energetici
Taglio anche ai costi della politica, dai Comuni alle Regioni agli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale; l’operazione ‘cieli stellati, da cui giungeranno 100 milioni, per combattere l’inquinamento luminoso; circa 100 milioni arriveranno dal risparmio derivante dalle meno auto blu in circolazione, 500 milioni dagli stipendi ridotti ai dirigenti dello Stato, 1,4 miliardi dai trasferimenti alle imprese e dal blocco dei fondi che vanno regolarmente all’autotrasporto.
Taglio di almeno 85mila dipendenti pubblici entro il 2016, una sforbiciata alle spese militari con l’ipotesi di vendere la portaerei Garibaldi, e dimezzare gli F35, con un risparmio previsto di mezzo miliardo l’anno.