Attualmente, le spese sanitarie si caratterizzano per il loro forte aumento. Aumento che è provocato dalle numerose patologie che intercorrono nella nostra vita. A cagione di ciò, spesso, ognuno di noi ha un urgente bisogno del medico specialista.
Lo si interpella per fare analisi varie, per acquistare farmaci. Di contro, mentre le spese aumentano ci sono meno soldi per pagarsele. Meno soldi per provvedere alle proprie cure, meno accesso alla sanità pubblica, più indigenza diffusa. Intanto, le malattie minacciano tutti, ricchi inclusi. L’allarme è serio e arriva dall’autorevole rivista medica Lancet che ha messo in allerta la Commissione Ue di Bruxelles sui risultati imprevisti di anni di politiche d’austerity.
Tagliando il budget statale, infatti, molti cittadini europei non hanno più ingresso alle cure tempestive e gratuite degli ospedali. Soprattutto nei Paesi in crisi, la disponibilità economica delle famiglie è mediamente peggiorata. In molti hanno perso il lavoro e non riescono più a pagarsi l’affitto o la spesa al supermercato, figuriamoci le parcelle dei dottori, specie se privati.
Nel contempo, con i ticket sanitari in rialzo gli analisti si aspettano che i cittadini inizino a risparmiare anche sulle spese mediche una volta fornite gratuitamente e dunque assolutamente necessarie. Negli anni, insomma, il diktat del rigore ha fatto peggiorare anche l’offerta e l’efficienza della sanità pubblica.