Lo spread fra Btp Italiani e Bund Tedeschi scende, andando dopo anni sotto quota 180 punti, l’inflazione rimane ferma, i mercati sono fiduciosi e l’euforia nasce dall’annuncio delle riforme strutturali fatte dal premier Matteo Renzi che, sulla carta, dovrebbero rilanciare l’Italia. Le prospettive sono sicuramente allettanti anche se rimane da vedere se queste riforme saranno realmente attuate.
Intanto questa situazione ha portato negli ultimi giorni a rialzi a Piazza Affari: la Borsa è, infatti, tornata a salire, grazie alla fiducia dei mercati verso il nuovo governo, anche se è ancora tutto incerto. E le previsioni sono sicuramente difficili da fare a lungo termine, ma al momento sembrano piuttosto positive.
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A rinforzare l’entusiasmo a Piazza affari anche la normalizzazione del mercato dei titoli di Stato: rendimenti e spread dei bond sovrani di Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e finanche Grecia, la cui impennata tra il 2010 e il 2012 scosse letteralmente i mercati finanziari globali, stanno scendendo spostandosi sui livelli pre-crisi e questo andamento del mercato dei debiti sovrani genera effetti positivi sull’andamento dei listini dell’area mediterranea.
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Torna a salire anche la Borsa Usa ma ci si chiede se sia l’inizio di un nuovo cammino al rialzo con risultati sull’economia reale o soltanto un piccolo segno di cambiamento.
I dati avvalorano che la ripresa c’è, sia nel Pil che nell’occupazione, e quindi il rialzo delle quotazioni azionarie non è un evento unicamente speculativo ma segue una ripresa dei profitti delle aziende. Questo però non elimina l’ipotesi della bolla e i più pessimisti stanno sempre allerta.