Tutti colpiti dalla crisi economica. Sia i giovani sia i pensionati. Tutti pagano a caro prezzo il disagio di questi ultimi tempi. Precariato e imprese sono due rette parallele che non si incontrano mai. Così la crisi continua a fare effetto e mietere vittime.
La notizia che molte multinazionali sono in fuga dall’Europa non è dunque la più brutta della settimana, ma le fonti ufficiali provano a cercare i rimedi. O meglio, provano a correre ai ripari. Colpa della burocrazia?
E le aziende italiane, invece, come stanno? Stanno a galla ma provando molta difficoltà ed è tempo di trovare una soluzione. A pensarci è Squinzi, Presidente di Confindustria che durante una conferenza presso l’Ambasciata italiana a Bruxelles fatta per ricevere il Premio Europa 2012 ha dichiarato:
“Resiste il ‘made in Italy’ e per questo motivo le aziende pensano a investire all’estero cercando nuove quote di mercato. Appare fondamentale accelerare il rafforzamento dell’Euro, che si basi su una Banca centrale europea con più poteri. Mi preme sottolineare l’importanza del calo dello spread, che secondo me porterà a meno manovre per raggiungere il pareggio di bilancio”.
Squinzi si è anche soffermato a discutere di diversi nodi politici che strangolano l’Italia da qualche mese.
“Io quello che mi auguro è che esca dalle urne un governo forte con una base parlamentare solida che riesca a superare gli scogli delle navigazioni parlamentari che stiamo vedendo ad esempio con il decreto sulla crescita, sulla stabilità e sulla delega fiscale. Non so cosa riusciremo a portare a casa in questa legislatura”.